Breve estratto del DVD
Questo lavoro di Mojmir Umberto Ježek vuole dimostrare l’intenzione straordinaria di Bernini di inserire nel gruppo marmoreo la quarta dimensione, il tempo. L’artista, e solo in questo caso, non scolpisce un istantanea, ma un film. Nel percorso circolare dello spettatore vengono presentati elementi che appartengono ad istanti successivi del tempo: iniziamo vedendo la corsa di un giovane solo, la ninfa, inseguita, appare, assistiamo allo svolgimento del racconto del mito, la metamorfosi si compie, alla fine di tutto ritroviamo il giovane dio, di nuovo solo, che scuote, disperato, un albero.
E’ noto come Bernini leggesse i passi di Ovidio creando l’opera, e nel video viene ricongiunta la lettura del testo delle Metamorfosi alla sequenza narrativa scolpita nel marmo.
Ježek, illustratore del quotidiano “La Repubblica”, “mette in movimento” il famoso gruppo scultoreo berniniano “liberandolo della fissità inevitabile della materia e reinserendolo nel tempo”.
Mario Sesti
"Nel bel video di Ježek la trasformazione in pianta di alloro di Dafne viene raccontata con una delicata e appena mossa sequenza di immagini, che valgono molto più di tanti giudizi critici accumulatisi sull’ opera nel corso dei secoli. ...riesce a inverare la vocazione profonda del mirabile gruppo scultoreo berniniano, liberandolo della fissità inevitabile della materia e reinserendolo nel movimento del tempo."
Claudio Strinati
“Gian Lorenzo Bernini scolpì l’ Apollo e Dafne tra il 1621 e il 1623 per la collezione della villa del cardinal Scipione Borghese. Questa rivisitazione mostra come Bernini non abbia fermato un’istantanea, ma abbia scolpito nel marmo una sequenza di istanti successivi per raccontare, come in un film, seguendo la sceneggiatura di Ovidio, la narrazione drammatica della metamorfosi. Il gruppo marmoreo, capolavoro del Barocco, si trova, dal 1623 ad oggi, nella Galleria Borghese di Roma”.
Mojmir Ježek
Il video è stato presentato al Festival Internazionale del Cinema di Roma del 2010, in seguito durante la mostra 'il capolavoro non esiste' a Bressanone; è stato premiato al festival del cinema d'arte di Bergamo del 2012.
È stato invitato da Marc Fumaroli al simposio 'the state of the Art' patrocinato dallo stesso Marc Fumaroli e da Jean Clair a Chantilly nel dicembre 2012.
Nel giugno 2013 gli è stata dedicata una affollatissima serata nel cortile del Museo di Roma a Palazzo Braschi.
A gennaio del 2018 è stato proiettato nell'Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti di Roma